Diario

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7 marzo 2012, ore 4,30 del mattino.

Partiamo da Pistoia, un bel gruppo di pellegrini, per il consueto corso di esercizi spirituali che la nostra associazione da ben 18 anni tiene a Lourdes più o meno in questo periodo. Di solito gli esercizi sono tenuti sul tema del-l'anno scelto dai responsabili del Santuario, e quest'anno sarà "Pregare il Rosario con Bernadette". Durante il viaggio si aggiungono Maria Paola e Stella, a Lourdes ci aspettano Carlo e Maria, Paolo, Emi e Padre Saverio, che in questi giorni ci farà fare, come sempre, una bella cura ricostituente per il nostro spirito, e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. Cercherò di dare solo un assaggio di quello che abbiamo assaporato in questo periodo, soprattutto per gli "Amici" che non hanno potuto godere di tutto quello che padre Saverio ci ha portato a scoprire. Spero che qualcuno si senta stimolato a fare questa esperienza indimenticabile e importante per la nostra vita di cristiani.

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8 marzo 2012.

Dopo la recita delle Lodi, padre Saverio comincia a prenderci per mano dicendo che in questa "avventura" faremo esercizio per imparare diversi modi di pregare, e cercheremo di sperimentarli per scegliere quello che più si adatta ad ognuno di noi.
MEDITARE - PREGARE - CONTEMPLARE
Ma ria accompagna la nostra preghiera come accompagnava Bernadette: sgranando il Rosario. Bernadette scopre Dio attraverso il Rosario, che diventa un mezzo, un supporto che la accompagna a percorrere tutti i misteri della fede, fino a farla passare dalle i singoli avvenimenti della vita di Gesù. Tramite questi avvenimenti cerco di entrare nel mistero di Cristo, e di contemplarlo con gli occhi di Maria.


Misteri della gioia


La nascita di Gesù come la leggo? Come Luca o come Giovanni? Dare è il verbo dell'amore, Dio ha dato suo Figlio. Chi dona non ha, perché ha donato.

 

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9 marzo 2012.

Rosario preghiera di intercessione, di domanda. Cristo Signore intercede sempre per noi verso Dio padre. (Gv,17). Ricordiamo Abramo alle querce di Mamre. Ci sono tre personaggi che Abramo rifocilla e ai quali lava i piedi. E intercede per Sodoma e Gomorra, e Mosè lo fa per il suo popolo: Gesù stesso intercede sulla croce per i suoi aguzzini e per il ladrone. E noi? Come ci comportiamo di fronte alla preghiera di intercessione? Intercedere significa camminare nel mezzo, senza deviare né a destra né a sinistra. Il Cardinal Martini dice: "Posso chiedere, ma anche iodevo fare la mia parte". È faticoso dover pen-sare che sia poco recepita l'intercessione del Padre. Forse ognuno di noi conta molto su di sé… San Paolo:... Lo Spirito intercede per noi… E noi? Dovremmo prima intercedere per gli altri e poi per noi.
Misteri del dolore
Gesù nel Getsemani. È l'ultima solitudine di Gesù, dove tutto il peccato del mondo è su di sé, dove i discepoli lo hanno lasciato, ed ha paura di guardare in faccia questa realtà, e preghiere alla Preghiera. Anche noi impareremo attraverso il Rosario a far crescere il nostro rapporto con Dio. Occorre raccoglimento per andare in profondità del nostro rapporto con Dio, e fiducia in Maria, la più tenera delle mamme. Tempo fa mi regalarono un libro: "Tuffarsi in profondità" dove un maestro di preghiera diceva al discepolo: "A pregare nessuno impara con la scienza e l'abilità, ma con l'esperienza e la vita. Qualunque cosa io sappia, non
può esserti risparmiato il fatto di cercare te stesso. Sei tu che devi saltare nel pozzo, osare la profondità, scoprire lo spazio e il tempo interiore". Con il Rosario si entra con fiducia nell'altro, ci si fida reciprocamente, si crea un legame che unisce il cielo e la terra e ci fa entrare in Dio. C'è un'accoglienza reciproca fra Bernadette e la bianca Signora. Dalla iniziale paura passa alla fiducia. Perché Maria vuole Bernadette? Era piccola, povera, malata, ignorante, in fondo aveva bisogno di Dio. E il Rosario "catena di rose" la trasforma come dovremmo essere noi trasformabili, per diventare persone un po' più simili a Maria e a Dio. Il Rosario è una preghiera cristologica ed evangelica. Nel Rosario meditare significa riflettere, ricercare, scoprire e scoprirmi per rispondere alla necessità di fare qualcosa per la mia vita cristiana. Prepararsi, raccogliersi, far tacere i sensi, chiudere le imposte e... "Tuffarsi in profondità", alla presenza di Dio, e dire a me stessa: "Tu sei qui". Prendo un testo, mi fermo su un punto che mi colpisce particolarmente, lo riporto nella mia vita per capire come posso perseverare o cambiare. E verrà il frutto, per vivere la vita dentro. Il mistero di Dio è salvare l'umanità tramite Gesù Cristo. Il mistero è il centro, i misteri sono mia vita concreta, di donna e di uomo. Il secondo è confessare ciò che mi turba, che mi fa star male, vivere male. Il terzo i dubbi. E soprattutto la cosa più difficile: prendere unimpegno. È Dio che fa tutto, se io lo accetto. "Io sono sempre con te, fino alla fine del mondo". "Impara da me, che sono mite e umile di cuore" deve decidere. "Padre, se vuoi allontana da me questo calice, ma sia fatta la tua volontà" Ed accoglie consapevolmente tutto il male e il peccato del mondo. Ma Dio annienta il peccato e vince la morte. Cristo crocifisso. Gesù sale sulla croce per salvare noi peccatori, assumendo su di sé i nostri peccati. E io? Come faccio a corrispondere all'amore di Dio? Amare è mettere in pratica la sua Parola, prendere la mia croce sulle spalle e seguirlo. La croce che porto mi fa da passerella sul baratro che devo attraversare. Non è il dolore che voglio, ma accetto Dio che arriva attraverso il mio dolore. Padre Saverio ci aiuta a capire come vivere oggi l'esperienza della confessione a Lourdes. Come un incontro, da una parte io, come sono e come mi riconosco, la salvezza arriva nel momento in cui consapevolmente mi riconosco io in quella situazione che sto vivendo. Incontro Dio, che è più grande del mio peccato,
Dio che è amore infinito. Dio che perdona sempre, e che dimentica il mio peccato. Il frutto delle confessione è la libertà. Oggi a Lourdes lasciamoci guidare a Gesù attraverso Maria, chiedendo la guarigione del cuore, e credendoci. Il primo passaggio consiste nel ringraziare Dio per tutte ( e sono tante) le cose belle che sono nella mia vita concreta, di donna e di uomo. Il secondo è confessare ciò che mi turba, che mi fa star male, vivere male. Il terzo i dubbi. E soprattutto la cosa più difficile: prendere un impegno. È Dio che fa tutto, se io lo accetto. "Io sono sempre con te, fino alla fine del mondo". "Impara da me, che sono mite e umile di cuore".

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10 marzo 2012. Il Rosario batte il ritmo dela vita umana. Appare un angelo a Maria in casa, appare un angelo a Zaccaria nel Tempio. Ave Maria, rallegrati, stai nella gioia, esulta. Tu sei piena di grazia, non più Miriam, ma Maria, scelta da Dio, riempita della sua grazia, il Signore è con te, ti accompagna. Concepirai un figlio. E Maria dice: "In che modo? Non conosco uomo". Ed avrà un segno: il concepimento della cugina Elisabetta in tarda età. Zaccaria non crede e dice:" In base a cosa dici questo?" E il segno di Zaccaria è il suo rimanere muto. Maria prima aderisce, poi comprende. E noi? Prima aderire, liberamente, Dio non mi forza, rispetta la mia libertà, poi comprendere.


Misteri della luce


Sono manifestazioni di Gesù nella vita pubblica. "Io sono la luce del mondo". Pensiamo alle nozze di Cana. Maria intercede ricorda gli avvenimenti della vita del Figlio, perché si realizzi oggi ciò che è accaduto duemila anni fa. Nel Rosario ci apriamo alla vita di Gesù perché Lui plasmi la nostra. Vediamo le cose di lassù con gli occhi del-l'anima. Il Rosario è una preghiera incessante, non di testa ma di cuore. Maria è il modello della contemplazione: - Il suo sguardo sul figlio appena nato, preoccupato sul bambino perduto e ritrovato nel Tempio, radioso su Cristo risorto, attento a vedere la mancanza di vino alle nozze di Cana. I misteri della gloria aprono il cuore, e contemplo Cristo risorto. Contemplo anche la gloria di Maria al vedere suo figlio risorto. Gesù risorto non è tornato alla vita biologica (non è Lazzaro che morirà di nuovo) non èuno spirito, non è un'esperienza mistica. È un incontro reale con una persona vivente.È questa la Risurrezione, una nuova dimensione della vita che noi non possiamo né
descrivere e – per ora – neanche sperimentare. Se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede. Noi dobbiamo anche fidarci di quel piccolo gruppo che l'ha visto: Dio comincia dal piccolo e porta avanti. Chiediamo per noi lo Spirito Santo, che ci faccia incontrare Gesù risorto, e vedere qual è la nostra missione.

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11 marzo 2012.

Effetti che porta in noi la preghiera del Rosario. Creare un rapporto profondo con Maria. presso Gesù perché, con occhio attento, si Bernadette, impaurita alla prima apparizione, accorge che non hanno più vino. E dice: alla seconda porta l'acqua santa (se è un "Non hanno più vino". Maria riempie il vuoto demonio se ne andrà) alla terza c'è: "Te lo della nostra vita tramite Gesù, che colma le prometto" creando fra lei e la bianca Signora anfore di vino nuovo. E alla Grotta Maria dice anche a noi: "Fate tutto quello che Lui vi dirà". La trasfigurazione. Gesù sul Tabor con Pietro, Giacomo e Giovanni, diventa sfolgorante di luce, si trasforma, ed è l'anticipo della sua Risurrezione. Alla Grotta, Bernadette, durante il miracolo del cero che brucia e si consuma nella sua mano, senza scottarsi, era trasfigurata.


Ore 16 di sabato, nella Cripta, Adorazione. Ci siamo tutti, davanti a Te, Signore, in uno splendido silenzio. Nessun brusio, nessuno scalpiccio imprudente dei piedi. Voglio fermare questo momento per metterlo nel cuore, e ritrovarlo a casa, quando ne ho bisogno. Non tutto è dovuto, non tutto è ovvio, ma tutto è donato. Gratis, se so accoglierlo, facendo posto dentro di me, un posto sicuro, a portata di mano per trovarlo subito, quando ne ho bisogno.

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Misteri della gloria


Nella tradizione della Chiesa, il Rosario è una preghiera contemplativa. Da guardare, da godere senza troppo sforzo. Senza contemplazione, il Rosario è un corpo senz'anima e rischia di diventare monotono. Il Rosario esige un andare tranquillo, guardare, vedere i misteri e contemplarli con gli occhi di Maria. Nella contemplazione mi metto al posto di un rapporto profondo. Si stabilisce un feeling fra le due, cresce la fiducia e la disponibilità, fino al punto che la Signora le rivela il suo nome: "Io sono l'Immacolata Concezione". Una mamma di tanti figli ama ciascuno come fosse l'unico, immaginiamoci come ci ama Maria, la più dolce delle mamme. Il rapporto con Maria cresce ed è unico per ciascuno. Bernadette tante cose non le capiva, ma le ricordava perfettamente. Sei anni dopo le apparizioni Bernadette va a Nevers, ma Massabielle era sempre presente in lei, che si trasfigurava e diventava un'altra Maria. E noi? Diamo le nostre vite a Lei, in modo da essere un po' più simile a Lei, in modo da essere trasformati rendendoci immacolati come Lei. Consacriamoci a Maria... e un porcile diventa un luogo sacro, di incontro con Dio, un luogo di luce. E io, posso? Con l'aiuto di Dio, sì. Egli è all'opera con noi, ci trasformerà. Cantiamo le litanie e cerchiamo di imitarle per rassomigliare a Lei. Io riconosco le meraviglie di Maria, e se voglio imi-tarla lo devo fare nella mia vita. Facciamo l'esercizio di scegliere una litania e di portarla ad effetto nella nostra vita, partendo dal rapporto personale con Maria. Maria c'è... ma non appare. E nella nostra vita interviene, più nelle piccole cose che nelle grandi, e ci aiuta e ci consiglia con l'aiuto dello Spirito Santo che la ricolma. Fa da sfondo a Gesù, Maria, entro nel Rosario e ricordo con Lei alla sua Parola, che non è solo per Lei, ma
quell'episodio. Ricordo, cioè rendo attuale per tutti noi ciò che è accaduto in quel tempo. Maria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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